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Sottotrattamento con farmaci biologici nei pazienti affetti da psoriasi

La psoriasi (PSO) è una malattia infiammatoria immuno-mediata della pelle a decorso cronico e progressivo, che può associarsi ad una significativa disabilità influendo negativamente la qualità della vita. Le linee guida Nazionali ed Internazionali raccomandano l’uso di farmaci topici nelle forme lievi e di farmaci sistemici per le forme moderate-severe. Nei pazienti che non presentano una risposta adeguata ai trattamenti sistemici convenzionali, viene raccomandato l’uso di farmaci biologici. Diverse evidenze sperimentali hanno però evidenziato un sotto-trattamento con farmaci biologici nei pazienti affetti da PSO. Recentemente CliCon Società Benefit-Health, Economics & Outcomes Research- ha condotto un’analisi osservazionale su dati real-world italiani per stimare il numero di pazienti affetti da PSO e di identificarne quelli potenzialmente eleggibili alla terapia biologica, e cioè che presentassero almeno un fallimento terapeutico ai trattamenti convenzionali sistemici (criterio A) o che avessero una co-diagnosi di artrite psoriasica (criterio B). I risultati di tale analisi hanno stimato una prevalenza per la PSO pari al 2% e 2.4% (rispettivamente della popolazione complessiva o di quella adulta) ; questi dati, proiettati a livello nazionale, hanno stimato che, un totale di oltre 1.4 milioni di pazienti con diagnosi di PSO, e tra questi circa il 4% (ca 56mila) è in trattamento con farmaci biologici . Di tutti gli altri pazienti che risultavano essere in trattamento con farmaci non biologici o che non presentavano alcun trattamento, quasi il 4% (ca 54mila) sarebbe potenzialmente eleggibile al trattamento con farmaci biologici . In particolare, il 25% soddisfa il criterio A di eleggibilità ed il 68% il criterio B. Tra i pazienti eleggibili alla terapia biologica, il 26% e il 24% presentava rispettivamente 1 o 2 comorbidità e il 30% presentava 3 o più comorbidità.

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