a cura di Valeria Corazza- Presidente Apiafco
La fine del 2024 non ha portato alcun intervento risolutivo ai problemi del Sistema Sanitario Nazionale.
Il Piano Nazionale delle Cronicità è ancora bloccato e non prevede l’inserimento della psoriasi al suo interno, nonostante l’intervento della Conferenza delle Regioni con una nota al Ministero della Salute.
Tuttavia, chiudiamo il 2024 con un sorriso: la presentazione e approvazione dell’emendamento alla legge di Bilancio da parte dell’Onorevole Cattoi volto a disciplinare la partecipazione delle associazioni di pazienti ai processi decisionali pubblici in materia di salute.
Si tratta di un risultato straordinario e APIAFCO è tra le associazioni proponenti.
Ma io, cittadino paziente, posso fare qualcosa per partecipare alla ripresa del SSN?
Partiamo da un dato di fatto: l’articolo 32 della Costituzione:
•sancisce il diritto fondamentale di ogni individuo di godere del miglior stato di salute possibile.
•sottolinea l’importanza dell’accesso alle cure sanitarie per tutti i cittadini italiani indipendentemente dalla propria condizione economica o sociale. Lo Stato è chiamato a garantire l’accessibilità delle cure, sia attraverso il sistema sanitario pubblico che attraverso misure di protezione sociale.
•sancisce l’obbligo dello Stato di promuovere la salute caldeggiando stili di vita sani.
Diritto fondamentale è che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Esistono comunque trattamenti sanitari di carattere obbligatorio: per le malattie mentali, le malattie infettive, le vaccinazioni o l’obbligo della cintura di sicurezza al fine di preservare l’interesse della collettività per cui il soggetto non ha il diritto bensì il dovere alla salute.
Ma ci sono altri doveri che un cittadino-paziente dovrebbe – pur senza obblighi di legge – rispettare?
Credo di sì.
Per esempio l’aderenza ai percorsi di visita: nel 2021 per la BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) solo il 42% ha rispettato la presenza alla prima visita, così il 58% ha sottratto posti ad altre persone bisognose.
E l’aderenza ai farmaci? Relativamente alla psoriasi ben l’80% dei pazienti ha abbandonato le cure topiche prescritte, il 50% le cure sistemiche convenzionali e il 13% le cure innovative.
Siamo liberi di non curarci ma si potrebbe trattare di mancanza di responsabilità e senso civico?
O ancora: il fare prevenzione. Non deve limitarsi ai controlli clinici per potere avere una diagnosi precoce ma significa anche:
•educazione alimentare, solo il 15% della popolazione italiana è sufficientemente alfabetizzata, ovvero conoscere il cibo per avere minori rischi di sviluppare obesità, ipertensione, infarti e ictus. Inserire l’educazione alimentare come materia scolastica sarebbe molto utile
•conoscenza e applicazione delle scienze motorie significa fare prevenzione per patologie cardiovascolari e polmonari •eliminazione del fumo e alcool
Ritengo anche che tutti noi dovremmo recuperare un maggior livello di consapevolezza sul valore positivo del SSN e sul ruolo che ognuno deve interpretare per tutelarlo, garantendone la sostenibilità.
Abbiamo tutti bisogno di FIDUCIA nel Servizio Sanitario, nei medici che ci curano, nelle terapie che seguiamo, nei farmaci che ci hanno prescritto e soprattutto avere fiducia in noi stessi.