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Indicazioni utili
La si può curare?
Non si può guarire dalla vitiligine ma la si può curare anche se la gestione ancora oggi resta impegnativa. In molti casi è possibile proporre ai pazienti strategie diverse con una buona efficacia. Innanzitutto è importante identificare i pazienti nella fase attiva della malattia perché il trattamento dovrebbe iniziare il prima possibile per arrestarne la progressione. Per i pazienti con malattia stabile, la strategia terapeutica è ormai ben stratificata e si basa su una combinazione di fototerapia e agenti immunomodulatori topici. La recente approvazione della crema topica a base di ruxolitinib introduce nuovi approcci per la gestione della vitiligine e apre la strada allo sviluppo di nuovi farmaci mirati topici o orali.
Si guarisce dalla vitiligine?
Ad oggi non si può guarire dalla vitiligine.
Quali terapie tradizionali e quali sono disponibili oggi?
Il trattamento della vitiligine prevede vari tipi di approccio. Tra le terapie utilizzate più frequentemente e da lungo tempo possono essere inclusi i cortisonici topici o gli inibitori topici della calcineurina (come il tacrolimus e il pimecrolimus), che hanno come scopo quello di bloccare il processo autoimmune che determina la formazione e l’estensione della macchia acromica. Altro possibile approccio è quello della fototerapia, che si esegue utilizzando particolari lampade i cui raggi stimolano i melanociti residui, determinando la repigmentazione delle lesioni.
Questi approcci, di tipo tradizionale, spesso vengono combinati per ottenere risultati migliori. Recentemente, è stato dimostrato il ruolo patogenetico di alcune molecole intracellulari chiamate Janus Kinasi (JAK). Sono quindi stati sviluppati dei farmaci, chiamati JAK inibitori, in grado di bloccare tali molecole e la cascata infiammatoria che deriva dalla loro attivazione. Attualmente è a disposizione un JAK inibitore in crema, il ruxolitinib, che sembra essere particolarmente efficace nel trattamento della vitiligine del volto.
La vitiligine può regredire spontaneamente?
La vitiligine è una malattia autoimmune la cui patogenesi non è ancora del tutto chiarita e in cui i fattori scatenanti non sono ancora stati individuati con certezza. Come avviene per altre malattie cutanee a patogenesi immunomediata, in alcuni casi la malattia può regredire spontaneamente senza l’utilizzo di terapie, per motivi ancora non noti. Più spesso, tuttavia, la regressione spontanea interessa solo poche lesioni e anzi la malattia ha la tendenza ad estendersi o comunque a rimanere stabile con persistenza delle lesioni.